Il branco per un saarloos

27 agosto 2014

Approfitto di un articolo scritto da un allevatore straniero per una riflessione: quanto conta il branco?

Tanti parlano ancora del concetto di "ansia da separazione", sebbene questa sia uno stato d'animo prettamente umano. L'ansia da separazione presuppone la capacità di spersonalizzare, cosa fattibile solo dall'essere umano. Un animale non sa leggere l’orologio quindi, fatta eccezione per il ritmo cicardiano o per la noia che subentra, nulla può far distinguere un’assenza lunga da una corta.

Anche in natura i cuccioli di lupo vengono lasciati soli quando gli adulti vanno a caccia. I piccoli sanno che non possono seguire i grandi, perché sarebbe per loro troppo pericoloso, e se ne stanno buoni perché sanno che il branco tornerà. La cosiddetta ansia da separazione del cane lasciato a casa (tana) dal suo branco umano è, in realtà, sintomo di qualcos’altro. Ma…

Ovviamente c’è un “ma”.

In natura i cuccioli di lupo rimangono in tana tutti insieme. Quando un lupo, magari già adulto, viene lasciato da solo è, il più delle volte, perché è in procinto di terminare i suoi giorni, è arrivato alla fine del percorso e il resto del branco lo sa. Quindi per un lupo la solitudine dai suoi simili significa rassegnazione alla morte imminente.

Con la selezione umana, nella maggior parte delle razze canine questo particolare ha perso di valore. Alcuni cani lasciati soli tutto il giorno risentono della solitudine, altri meno, ma comunque raramente in modo esagerato.

Il Saarloos non è “solo un cane” (senza alcuna offesa per le altre razze, ci mancherebbe). Quella parte lupina presente in lui, che tanto affascina gli esseri umani, lo porta ad avere assoluta necessità di una controparte canina quale membro del branco. Il branco-famiglia, inteso come componenti umani, è sicuramente di vitale importanza, è la famiglia del saarloos nel senso più affettivo del termine, ma la famiglia umana non potrà mai stare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 con il compagno peloso, un umano non potrà mai dialogare o giocare nel modo lupino.

Un saarloos lasciato tutto il giorno a casa da solo è come un lupo abbandonato dal branco: in procinto di morire.

A queste condizioni, sapendo questo, voi dareste un cucciolo di saarloos a chi non ha altri cani?

 

L’allevatore da cui scaturisce la riflessione porta ad esempio un fatto vissuto direttamente: un saarloos ormai adulto cercava casa per un riaffido. Consapevole che trovare casa giusta ad un cucciolo non è cosa da sottovalutare, trovarla per un riaffido di un adulto è ancora più complicato in quanto un saarloos con una storia alle spalle ha ancora maggiori esigenze, l’allevatore trova una famiglia disponibile ad accoglierlo in cui è presente una cuccioletta saarloos di 4 mesi. L’adulto è un saarloos molto equilibrato e la cucciola viene descritta come assolutamente tranquilla e obbediente. Ottimo! Via al periodo di prova per testare la compatibilità.

All’introduzione dell’adulto in famiglia la piccola si accende, diventa esuberante, salta, gioca, è tutta pepe. Il saarloos adulto accetta di buon grado la piccola e anche la serenità famigliare. Sembra tutto perfetto, se non fosse che qualche giorno più tardi l’allevatore viene contattato dalla famiglia affidataria: il saarloos adulto viene rispedito al mittente.

Motivazione? La piccola non è più né gestibile né ubbidiente da quando c’è l’altro cane.

Ad un occhio poco sensibile sarebbe potuto sembrare così, l’adulto è stato interpretato come una presenza destabilizzante, ma leggendo le parole dell’allevatore si capisce quanto la piccola ne avesse invece bisogno. Via il grande, la piccola è ripiombata in un evidente stato depressivo che, purtroppo, potrebbe portare serie conseguenze più avanti. In pratica, parole dell’allevatore, l’adulto è stato visto come un problema mentre in realtà era la cura.

Con il tempo i due avrebbero trovato il loro equilibrio e la piccola sarebbe tornata a seguire le direttive del capobranco umano, ma in modo più sereno, avvertendo la completezza del branco.

Purtroppo, invece, al contrario di altri che esprimono disagio in modi plateali, distruggendo, ululando, scappando, ecc., lei esprime il proprio disagio interiore spegnendosi, apparendo estremamente docile ed ubbidiente in attesa, probabilmente, di farsi sentire sonoramente quando sarà più grande.


Cane Lupo di Saarloos


Cane Lupo di Saarloos

Tutti i contenuti e le immagini sono di proprietà di Wild Therapy. L'utilizzo da parte di terzi è vietato.

Non siamo commercianti, negozianti nè professionisti del settore ma solo appassionati.