Rispetto tra predatori

29 Settembre 2014

Oggi vi racconto una delle mie solite storie di vita con un saarloos (mettetevi comodi).

Nel fine settimana passato abbiamo organizzato la solita fiera agricola del paese, basata sulla didattica e sull'avvicinamento di bambini e famiglie a natura e animali all'insegna della conoscenza e del rispetto.
C'è stato anche il consueto ritrovo tra amici con CLC e nella giornata di domenica ho portato anche Uria.
Quest'anno Uria, invece di passare il tempo in mezzo agli altri lupoidi, li ha incontrati solo in alcuni momenti.
Noi eravamo impegnati in uno stand intitolato "piume e squame" dove, insieme ad alcuni amici falconieri, facevamo conoscere alla gente animali piuttosto insoliti: rettili e rapaci.
Uria, per evitare il troppo stress della massa di gente, aveva il suo posticino riparato nel kennel morbido sotto ad un tavolo, dove nessuno si è mai accorto che ci fosse anche lei.

La cosa particolare è stata il comportamento di Isa, una femmina di poiana di Harris che era nello stand con noi.
Isa è addestrata alla caccia ed ha un forte istinto predatorio (come tutti i rapaci).
Vede qualsiasi altro animale come possibile preda e non ha paura di attaccare qualunque animale anche se molto grosso.
Anche i cani, tutti indistintamente, per lei sono prede.
L'unico cane da lei tollerato è il cane di casa, Bric, un setter che la accompagna a caccia.
Tutti gli altri cani esistenti, se le passano troppo vicino, scatenano in lei una reazione prima di segnalazione, di avvertimento e poi di attacco.

Tutti tranne Uria.

Da premettere che le poiane di Harris sono rapaci, della famiglia delle aquile, con una struttura societaria che ricalca quasi alla perfezione quella dei lupi (sono forse gli unici rapaci con questa caratteristica sociale).
Domenica mattina stiamo scaricando le auto per preparare lo stand e Isa è già nel tendone quando entro con Uria.
Mi aspetto il solido grido stridulo e le ali aperte, ma niente.
Incuriosita chiedo lumi a Mirko, il proprietario di Isa, che anche lui si dice stupito dalla tranquillità di Isa.
Decidiamo che alla prima occasione tranquilla facciamo un po' di avvicinamento (stessa pratica di "desensibilizzazione" tramite avvicinamento dolce e graduale che si usa tra rapaci e cavalli per far conoscere i due animali e poter cavalcare con il rapace in sella).

Ora di pranzo, la gente nel prato è diminuita.
Io sono con Uria vicino al ring dei CLC, dove c'è poca gente, e Mirko mi raggiunge con Isa.
Ci mettiamo ad un paio di metri di distanza, Isa sul pugno di Mirko e Uria al mio fianco seduta sul prato.
La tranquillizzo accarezzandola e rassicurandola a parole.
Lei si guarda in giro tenendo d'occhio la gente distante, è vigile ma non nervosa.
Isa è tranquilla e anche lei guarda la gente intorno con la stessa attenzione di Uria, ma tra di loro neppure uno sguardo.
Mirko si avvicina un pochino, Uria dà cenni di nervosismo per l'umano ma decisamente tollera Isa e il rapace fa altrettanto.
Quando qualche estraneo intorno si muove, sia il rapace che la lupetta si mettono in attenzione seguendo l'umano con lo sguardo: sembra che reagiscano esattamente nello stesso modo.
Si arriva al punto di avere meno di un metro di distanza tra le due senza che ci sia la minima parvenza di disagio.
Solo quando Mirko, abbassato, fa un passo di troppo in direzione di Uria e questa scatta in piedi a causa dell'umano, Isa reagisce segnalando il problema con un grido e ali allargate, ma tutto si risolve in una frazione di secondo quando Mirko si ferma e le due si tranquillizzano all'istante.
Come ulteriore prova Mirko cerca di allungare il più possibile il guanto con Isa in direzione di Uria, ma senza spostare i piedi da terra: nessun problema, Isa e Uria danno l'impressione di rispettarsi a vicenda.

Mirko riferisce che è la prima volta in assoluto che Isa tollera un cane che non sia il "suo cane", è sbalordito.
Avanziamo teorie e quella che ci sembra più plausibile è che Isa avverta che Uria non è esattamente un cane... è un predatore tanto quanto lei.
Uria, dal canto suo, conosce i rapaci perché a casa c'è Ul, la civetta.
Non che questo ci faccia pensare di poter mettere a stretto contatto questi diversi tipi di animale, non farei mai l'esperimento, ma è stata un'esperienza che ha fatto riflettere tutti noi sul tipo di sensibilità estrema che hanno questi animali.

Mi è tornato in mente quando si chiacchierava delle caratteristiche estremamente lupine dei saarloos, del fatto che difficilmente tollerano il disequilibrio e del fatto che i cani sottoposti a intensa selezione umana in qualche modo manifestano una sorta di disequilibrio, glielo procuriamo noi.
Penso che anche gli Harris ragionino nello stesso modo, in questo come in tantissime altre cose che li accomunano ai lupi, quindi probabilmente sia Isa che Uria faticano a tollerare il disequilibrio di altri animali ma sono riuscite ad avvertire una l'equilibrio dell'altra e a rispettarsi.

Sono animali splendidi, estremamente affascinanti e hanno un grado di sensibilità che dubito potrò mai arrivare a capire fino in fondo!

Poi mi chiedono: "ma perché non un altro tipo di cane?"
Eh... E come glielo spiego?